“A che cosa serve internet?” Quando, all'inizio del 1973 Vinton Cerf creò Internet per il ministero della Difesa degli Stati Uniti d'America come mezzo per eliminare la dipendenza da unità centrali di elaborazione, non avrebbe mai potuto immaginare che la sua “opera” potesse diventare una comunità mondiale di utenti senza precedenti. “Internet”, che letteralmente significa “Viaggiare dentro la rete” (Da "Inter=dentro" e "net=navigare") ci dà un'idea di un libro gigantesco in cui possiamo trovare di tutto.
Internet si basa su tutta una serie di “Nodi”, se così possono essere chiamati, collegati fra di loro. I nodi sono i server o per dirla più semplicemente sono dei grandi computer che attraverso la linea trasmettono dati ai computer più piccoli come può essere quello di casa nostra.
Prima di tutto l'uso di Internet presenta dei grandissimi vantaggi, io penso che sia soprattutto un ottimo mezzo di ricerca. Su Internet puoi trovare le informazioni più svariate passando dalla storia, alla fisica o alla chimica. Se devo fare una ricerca ad esempio il primo posto in cui vado a ricercare informazioni è proprio internet. Attraverso la rete possiamo conoscere anche persone di tutto il mondo e di conseguenza le culture dei più svariati paesi del nostro pianeta, inoltre possiamo scaricare files svariati: dai cd di musica, i giochi, software di vario tipo, immagini ecc.
Oltre a tutto ciò Internet permette di sostituire altri mezzi di comunicazione, come ad esempio la tv: per fare un esempio, attraverso internet è possibile guardare le partite di calcio, programmi televisivi in diretta, film di ogni tipo ecc. Inoltre internet è uno strumento utilissimo per il lavoro: infatti attraverso internet si può persino lavorare stando comodamente a casa propria.
Internet è quindi un'importantissima conquista per migliorare la vita di tutti noi. Ma questa conquista va utilizzata con criterio, con moderazione, bisogna avere un'etica della Rete. Solo così si può avere un utlizzo mirato al bene delle persone e non renderlo invece un'arma pericolosa.
Ilaria Salviulo
