Quella di domenica 4 Marzo è stata una giornata di lutto per il calcio nazionale e internazionale. Il difensore della Nazionale Italiana e il capitano della Fiorentina è stato ritrovato morto nella camera dell'albergo "Là di Moret" di Udine, dove la squadra viola risposava in vista del match di campionato che si sarebbe disputato alle ore 15:00. Un risveglio traumatico per la società, per i giocatori, per i tifosi e gli appassionati di questo sport. Oltre alla partita Udinese-Fiorentina, è stata rinviata tutta la giornata di Serie A. Davide Astori ci lascia a 31 anni appena compiuti lo scorso 7 gennaio. La società Fiorentina, con l'intenzione di rendere onore alla memoria del proprio capitano, ha deciso di ritirare il suo numero di maglia, di rinnovargli simbolicamente il contratto destinando i profitti alla famiglia e di intitolargli il nuovo stadio di proprietà.

Il giorno del match, Davide non si è presentato a colazione e i suoi compagni, allarmati, sono andati a cercarlo. L'ultimo a vederlo, la sera dell'accaduto, era stato Marco Sportiello che gli aveva fatto compagnia in qualche partita alla playstation.

Durate il riscaldamento pre-partita di  Genoa-Cagliari le sue immagini sono andate sul maxi schermo con la voce degli speaker che raccontava l'accaduto. Tutti i giocatori che lo hanno affiancato nella sua carriera sono stati colpiti dal dolore per la perdita di una persona così semplice e grande allo stesso tempo, tanto che alcuni suoi ex compagni hanno avuto dei lievi malori mentre erano in campo. Molti personaggi del mondo dello sport hanno inoltre dimostrato la loro solidarietà sui social-network. 

Era un ragazzo umile e generoso e a noi dispiace che se ne sia andata una persona di sani valori come lui. Di una cosa siamo convinti caro Davide, anche se non ci siamo mai conosciuti: ci difenderai da lassù.